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Monteponi – Portovesme [Ferrovia industriale]

Anno: 1910
Autore: Annuario Italiano ferroviario
Fonte: Collezione originale Cristian Rossi

Società Anonima per la coltivazione della miniera di Monteponi

Linea Monteponi – Poortovesme

Lunghezza: Km 21

Apertura esercizio: Agosto 1880

Trazione: a vapore

Scartamento: binario ridotto

Concessionario: Società Anonima per la coltivazione della miniera di Monteponi

Direzione presso: Monteponi

 

Storia

Lo scalo ferroviario di Monteponi nel 1909, con al centro la stazione capolinea della ferrovia
La linea, tra le più antiche d’Italia a scartamento ridotto italiano, venne costruita per iniziativa della Società Mineraria Monteponi[1]. Nel 1870 venne realizzata la tratta Gonnesa – Portovesme, già funzionante l’anno successivo, il 1871 (l’apertura al traffico avvenne il 1º luglio), inizialmente esercita utilizzando la trazione di cavalli, poi sostituta da quella di tre locomotive a vapore a tre assi accoppiati acquistate in Inghilterra. Negli anni successivi venne realizzato il secondo tronco della ferrovia tra Gonnesa e Monteponi (aperto al traffico il 1º ottobre 1875) la cui stazione, a valle, venne collegata con la miniera posta 108 metri più in alto mediante un piano inclinato per il trasferimento dei vagoni ferroviari tra le due postazioni. La ferrovia serviva a collegare[2] le miniere di galena argentifera e di minerale di zinco di Monteponi con i moli di imbarco del porto di Portovesme, anch’esso realizzato dalla Monteponi e intitolato a uno dei suoi presidenti, il conte Carlo Baudi di Vesme[3]. Un ulteriore tronco tra Portoscuso e il suo scalo marittimo fu infine aperto il 1 gennaio del 1876[4]. Il costo complessivo della ferrovia (comprensivo del materiale rotabile) fu superiore ai due milioni di lire dell’epoca[5], circa 8 milioni di euro del 2011.

 

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