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La malaria nelle strade ferrate

Anno: 1912
Autore: Ferrovie dello Stato , Rivista Tecnica
Fonte: Rivista Tecnica F.S. Collezione Cristian Rossi

Da una relazione al Parlamento del Senatore Luigi Torelli 1882

[…] Il cav. Fedrighini, delegato per l’esercizio delle Ferrovie Sicilie, interrogato il 10 ottobre 1879 a Palermo intorno alle condizioni igieniche delle ferrovie calabro-sicule, rispose: « In quelle solitudini senza piantagioni, con poca coltura, senza abitazioni e con corsi d’acqua mal regolati, è impossibile non vi sia la malaria. Si può dire che tutta la linea dell’Jonio, eccettuate poche stazioni, è affetta dalla malaria. In Sicilia le condizioni sanitarie della linea Messina-Catania sono buonissime. Ma la linea Gatania-Siracusa è quasi tutta soggetta alla malaria. Da Bicocca venendo verso Leonforte, la malaria, cosa singolare, aumenta man mano che ci innalziamo. Non abbiamo ché la stazione di Castrogiovanni, che, essendo un punto molto elevato, è preservata. Noi siamo obbligati nell’estate a fare di sera dei treni speciali per portare i nostri impiègati di Leon- forte a pernottare a Castrogiovanni, e la mattina li portiamo di nuovo a Leonforte; si capisce che anche questo influisce a rendere gravi le spese di esercizio. Le stazioni di Yillora e di Imera sono pure assai infette; lo sono meno le altre successive fino a Campobello. Sulla linea Palermo-Gir- genti, da Bagheria fino a Termini, l’aria è buonissima , ma da Cerda in su la malaria vi domina, distribuita da San Vincenzo sino a Grosseto, ove si attinge quella necessaria fino al Chiarone, mentre l’acqua di Roma viene distribuita sino a quest’ul- tima località. L’acqua si porta in barili di castagno carbonizzati all’interno. I barili vengono distribuiti da treni merci che si fermano dove l’acqua abbisogna. Ogni barile ha la sua speciale destinazione. « Le case cantoniere sono munite di pozzi e di cisterne. Ma nella maremmana durante l’estate i pozzi si asciugano, oppure l’acqua vi si imputridisce: quindi la necessità di cisterne o di distribuire l’acqua. »

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