Cronache ferroviarie della Domenica del Corriere

Cronache ferroviarie nelle copertine di Achille Beltrame

Cristian Rossi  26/12/2020

Le copertine della Domenica del Corriere rappresentano quell’immagine collettiva che veniva data al treno tra il finire dell’Ottocento ed il Novecento. Achille Beltrame, disegnatore veneto, nato ad Arzignano nel 1871, fu molto apprezzato come illustratore e pubblicista.  Fu assunto nel 1899 dalla rivista: “La Domenica del Corriere” per raffigurare nelle due copertine del settimanale, quella anteriore e posteriore, un evento particolare che si era svolto in quei giorni della settimana dell’anno e che avrebbe attirato il lettore.

Molto spesso i treni con i suoi ferrovieri, i viaggiatori e le locomotive, erano i protagonisti delle cronache del tempo, venendo  raffigurati con estremo realismo dal Beltrame che, con tratto deciso e raffinato, ne rappresentava una vera e propria istantanea acquerellata di quella tragica cronaca quotidiana.

Sono state centinaia e centinaia le copertine che hanno accompagnato gli italiani per tutto il Novecento, impegnando senza sosta il pregevole ritrattista e pubblicista in non pochi disastri o incidenti ferroviari riproposti in bozza  su quel ruvido cartoncino che dava successivamente alle stampe del giornale per l’uscita settimanale.

In questa raccolta ci sono molte delle sue copertine ferroviarie proposte nei vari periodi e nelle più svariate località italiane. All’occhio del lettore il treno era una vera e propria suggestione, impressionando il lettore per quel numero dei feriti o per quel particolare evento traumatico o eroico.

Le 4462 tavole disegnate, furono il grande lavoro di questo importante pittore, apprezzato e rinomato.

Sebbene la fotografia prese sempre più piede nella stampa di periodici e riviste, i disegni dell’artista seppero dare a quel settimanale d’epoca una caratteristica originale e raffinata continuando ad essere presenti per oltre mezzo secolo.

Achille Beltrame  lasciò la Domenica del Corriere poco prima di morire a Milano il 19 febbraio 1945 avendo dedicato gran parte della sua vita e del suo tempo ad illustrare la cronaca italiana.